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Ti ha contattato una società di recupero crediti per un vecchio debito risalente a molti anni fa?
Prima di correre a pagare, è fondamentale capire se quel debito è ancora valido o se è ormai prescritto.
Molte persone, per paura o disinformazione, accettano proposte di pagamento o di saldo e stralcio anche quando non dovrebbero più nulla. Ma la legge è chiara: dopo un certo periodo di tempo, il credito può estinguersi se non è stato mantenuto “vivo” da atti ufficiali.

Cosa verificare prima di pagare

Quando il recupero crediti ti chiama dopo 10 anni, devi chiedere prove concrete che dimostrino la continuità del debito.
Ecco gli elementi da controllare subito:
1️⃣ Atti ufficiali – Devono esistere documenti che provino che il creditore ha interrotto la prescrizione nel tempo (ad esempio, una notifica o un decreto ingiuntivo).
2️⃣ Cessione del credito – Se il debito è stato venduto a un’altra società, questa deve fornire il numero di registrazione della cessione in Gazzetta Ufficiale. Senza questo documento, la cessione non è opponibile.
3️⃣ Documentazione originale – Servono il contratto firmato, i conteggi aggiornati e tutti gli atti coerenti con la tua posizione. In assenza di questi elementi, la richiesta di pagamento non ha valore legale.

Quando il debito è nullo

Se anche uno solo di questi requisiti manca, il debito può essere considerato nullo o prescritto.
In questi casi, puoi chiedere la cancellazione definitiva e difenderti da eventuali richieste non fondate.
Un controllo preventivo, svolto da un consulente esperto, permette di evitare errori che potrebbero costarti migliaia di euro.

Come agire in sicurezza

Non affrontare da solo il recupero crediti. Prima di firmare o accettare qualsiasi proposta, è sempre meglio farsi assistere da chi conosce la normativa e può verificare la validità dei documenti.

👉 Scrivi su WhatsApp al 379 119 7270 per ricevere una consulenza gratuita e capire se il tuo debito è ancora esigibile o può essere annullato definitivamente.

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