Vacanze a rate: cosa ci insegna sulla gestione dei debiti
Sempre più italiani scelgono di dilazionare le vacanze… a rate. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, nei primi mesi del 2025 sono stati erogati oltre 100 milioni di euro in prestiti per viaggi e tempo libero, con un aumento del 18% rispetto al 2024. E quasi una richiesta su tre arriva da under 30.
L’articolo del Corriere analizza anche i dati di Banca d’Italia, Findomestic, Europ Assistance e Facile.it, che fotografano un fenomeno chiaro: il desiderio di staccare la spina, anche a costo di pagare in comode (e spesso pesanti) rate mensili.
Non parliamo più solo di auto, mutui o spese mediche. Oggi accade sempre più spesso di ricorrere a un prestito anche per una semplice vacanza estiva. È giusto? Sbagliato? La risposta è più complessa.
Debiti per vivere meglio… o per rincorrere una tregua?
Il prestito per una vacanza non è di per sé un errore. Ma quando si inserisce in una situazione economica già fragile — con altre rate attive, uno stipendio appena sufficiente o un imprevisto alle spalle — il rischio è alto. Si scivola senza accorgersene verso il sovraindebitamento.
Non è raro che un singolo individuo debba fronteggiare contemporaneamente più finanziamenti, carte revolving, vecchi debiti o situazioni pendenti con l’Agenzia delle Entrate. E una nuova rata, anche piccola, può diventare la miccia che accende l’ansia.
Per molti, non si tratta solo di numeri: è fatica emotiva, vergogna, insonnia. Il peso psicologico di chi non vede vie d’uscita.
Una questione di equilibrio, non di colpe
Riflettere su questa tendenza aiuta a capire una cosa importante: il debito, spesso, non nasce da una scelta lucida o intenzionale. A volte è la risposta a un bisogno urgente (una pausa al mare, un guasto domestico, un canone da saldare). Ma quando i debiti iniziano ad accumularsi, serve fermarsi e analizzare la situazione con lucidità.
In questi casi, strumenti come il saldo e stralcio, la riduzione delle rate, o i piani di rientro sostenibili possono fare davvero la differenza. Esistono anche leggi, pensate proprio per chi si trova in uno stato di difficoltà oggettiva.
Se le rate iniziano a pesare, parlarne è il primo passo
Capire quando si è superato il limite non è sempre semplice. Ma se ti capita spesso di chiederti “ce la farò questo mese?”, forse è il momento giusto per fare una verifica, senza impegno e senza giudizio.
Anche solo una consulenza può aiutare a vedere più chiaro, valutare opzioni concrete e ritrovare un po’ di respiro. A volte basta sapere di non essere soli per ricominciare con più serenità.
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Fonte: Alessandro Vinci, In vacanza anche a costo di indebitarsi, Corriere della Sera, 29 aprile 2025. Disponibile su: https://www.corriere.it/economia/consumi/25_aprile_29/in-vacanza-anche-a-costo-di-indebitarsi-a-inizio-2025-erogati-in-italia-prestiti-per-oltre-100-milioni-828f63d5-bb8e-48f7-beaa-bb95ffd2fxlk.shtml